Gaiole in Chianti, 2 Ottobre 2016
Ventesima edizione dell’Eroica, la madre di tutte le ciclostoriche. Quest’anno il numero di Artici che vi partecipano è sostanzioso, siamo in dieci.
Chi prima e chi dopo raggiungiamo Gaiole, il sabato è dedicato al mercatino, alla preparazione per l’impresa del giorno seguente e ai brindisi con amici e conoscenti. Intimorisce il meteo, che dalla sera e per tutta la notte porta acqua a catinelle.
Mattino. Sveglia ore 4.00. Fortunatamente il meteo è clemente e la pioggia insistente della notte è cessata.
Salvo qualche inconveniente fortunatamente risolto con celerità, saliamo sulle nostre amate bici e ci avviamo alla partenza.
L’atmosfera della piazza di Gaiole gremita di persone unite dalla stessa passione è meravigliosa, da pelle d’oca.
Via, si parte. Il silenzio della notte, i ciclisti inghiottiti dalla nebbia, che con le loro luci sembrano lucciole che salgono la salita verso il castello di Brolio, illuminata da fiammelle a bordo strada.
Tutti i sensi vengono coinvolti: dal profumo del bosco in autunno al silenzio prima dell’alba, dalla vista delle colline e dei cipressi che svettano dalla nebbia, al gusto delle prelibatezze dei ristori alla pioggerellina autunnale che ti accarezza la pelle.
Piano piano le gambe iniziano a ingranare, ci si scalda e si fa strada.
Bivio. Dubbio amletico, ci fermiamo al crocevia che divide il percorso dei 135 km ai 209 km. Restiamo fermi qualche minuto intimoriti ma la carica e l’entusiasmo di Franco ci travolge e optiamo tutti per il percorso più lungo, quasi inconsapevoli di cosa andavamo incontro.
Duro, molto duro, i continui saliscendi toscani tolgono il fiato e non solo per i paesaggi incantevoli.
I ristori sono molto buoni ma cerchiamo sempre di non esagerare con le prelibatezze visto il lungo percorso che ci aspetta.
Montalcino, Buonconvento, Siena, Asciano, Castelnuovo Berardenga sono solo alcuni dei luoghi carichi di storia e fascino che attraversiamo.
Quando sei in bici da una giornata intera, stravolto dalla stanchezza, al calare della sera, con le persone che a bordo strada ti applaudono e ti incitano e inizi a vedere le luci di Gaiole dall’alto capisci che stai per arrivare e un brivido di orgoglio e soddisfazione ti attraversano la schiena.
Passato il traguardo, dopo essere salito sulla pedana degli eroici e per le classiche foto di rito, ci riuniamo tutti insieme per la cena dove ognuno racconta le sensazioni ed emozioni vissute, con la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza unica e da rivivere.
E.N.